Il felice passaggio generazionale a Le Guaite si intuisce dagli sguardi di complicità tra Stefano Pizzighella e Noemi, che dal padre ha preso il testimone nel 2015, e di affetto orgoglioso di mamma Giulietta. Un passaggio suggellato anche dal cambio del nome dell’azienda. Tutto è cominciato dai 3 ettari di oliveto e dal frantoio, che vanta un brevetto di Stefano per preservare le caratteristiche organolettiche dell’olio Evo prodotto in cinque tipologie. Poi la vigna: dieci ettari suddivisi in particelle collinari “sparse per evitare la grandine” - spiega Noemi. Nella parte est della denominazione a Mezzane di sotto, la storia di Le Guaite è intrecciata alla tradizione vitivinicola della Valpolicella, come hanno raccontato le verticali di Valpolicella Superiore - al meglio le annate 2011, 2009 e 2005 - e di Amarone, concentrati e tesi - con cui l’azienda nel 2022 ha festeggiato i suoi primi 20 anni. A Le Guaite vinificano soltanto le uve provenienti da 5 ettari per una produzione totale di 30mila bottiglie, di cui meno di 6.000 di Amarone: dal 2007 con una nuova etichetta. Difficile scegliere l’annata preferita tra gli Amarone proposti in verticale (2002-2014). La 2012, annata corrente - rosso intenso con riflessi granati - ha naso elegante di frutta rossa cotta con china, tabacco e note eteree e balsamiche. In bocca rotondo con una nota vegetale e un’elegante integrazione tra frutto-ciliegia e spezie.
(Clementina Palese)
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