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ECONOMIA

L’Italia che non si ferma: 2 milioni di ettolitri di vino certificati in due mesi, Prosecco leader

Il Ministero delle Politiche Agricole: le filiere nazionali di qualità hanno continuato la produzione nonostante il lockdown di bar e ristoranti
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2 milioni di ettolitri di vino certificati in due mesi, Prosecco leader

L’Italia agroalimentare non ferma la propria produzione anche se ovviamente risente dei consumi vicini allo zero di bar e ristoranti che rimangono chiusi, salvo per chi fa asporto, per contrastare l’emergenza Covid-19. Sotto la vigilanza dell’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi, le filiere nazionali di qualità hanno continuato le proprie produzioni in questi tre mesi. All’appello non manca il settore vitivinicolo che ha continuato a produrre in misura importante: nel bimestre marzo-aprile, quindi in piena pandemia, sono stati certificati 2,12 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di 283 milioni di bottiglie con il Prosecco che, su tre denominazioni, è stato il vino più certificato: 580.000 ettolitri pari a quasi 77 milioni di bottiglie. Anche il food non ha alzato bandiera bianca con 1,86 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 3,8 milioni di vaschette di prosciutto; 1,35 milioni di forme di formaggio marchiate e 6,27 milioni di kg di formaggio grattugiato. E poi oltre un milione di litri di olio; quasi 15 milioni di litri di aceto balsamico di Modena; 500.000 kg di riso e 1,3 milioni di kg di ortofrutta. Non si è fermata neppure la filiera del biologico che ha visto l’ingresso, in questo periodo, di 998 nuovi operatori per una superficie pari a 26.960 ettari. E adesso si cerca di guardare al futuro con maggiore ottimismo.
“Con i 150 milioni di euro stanziati nel Cura Italia per il Piano di promozione integrata - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate - rilanceremo all’estero i consumi delle nostre produzioni agroalimentari di qualità, vanto del Made in Italy, non appena le misure anti-Covid19 lo permetteranno. Nel frattempo, non posso che ringraziare il lodevole lavoro svolto dall’Icqrf che, nonostante la drammatica crisi epidemica, ha effettuato oltre 21.000 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare garantendo i consumatori italiani e le produzioni nazionali di qualità. Oltre un terzo dei controlli si è svolto nelle regioni del Nord, il 17% in Lombardia e Veneto a garanzia del mantenimento degli standard delle due maggiori indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi: il Grana Padano (5,2 milioni di forme) e il Sistema Prosecco con oltre 600 milioni di bottiglie nel 2019”.

Il Sottosegretario L’Abbate ha specificato che i sei laboratori dell’Icqrf hanno esaminato 2.705 campioni per 69.779 determinazioni analitiche. I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale. “Con il Cura Italia abbiamo sostenuto l’importante lavoro dell’Ispettorato con uno stanziamento ulteriore di 2 milioni di euro, impegnato a fronteggiare anche eventuali richieste di certificazioni non obbligatorie riferite al Covid-19 che, sempre con questa legge, abbiamo reso pratica commerciale sleale, aumentando le sanzioni. Infine sulle eventuali speculazioni sui prezzi agricoli - conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole - è attiva dal 30 marzo la casella di posta elettronica pratichesleali@politicheagricole dove le organizzazioni agricole, le associazioni di produttori e altri soggetti aggregati possono inviare segnalazioni che saranno vagliate dall’Icqrf”.

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