Luigi Vico, commercialista di Torino, ma nato a Serralunga d’Alba, è l’artefice di questa piccola realtà langarola, areale che è diventato un obbiettivo sempre più ambito, nonostante ormai le somme in ballo siano a dir poco stellari. Nata nel 2016, anno della prima vendemmia, l’azienda fa perno sui terreni ereditati dai nonni materni di Luigi Vico, che hanno condotto l’azienda producendo uve destinate alla vendita a terzi e successivamente hanno affittato le vigne. L’estensione complessiva del vigneto occupa appena 2,1 ettari e produce Barolo del Comune di Serralunga d’Alba e del piccolo Cru Prapò, sempre a Serralunga. Quest’ultimo, è una ridotta menzione geografica, divisa tra cinque proprietari per un totale di sette ettari, impiantati a partire dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso a quasi 400 metri di altezza sul livello del mare. Lo stile aziendale è di stampo tendenzialmente classicheggiante, con fermentazioni lunghe in cemento e maturazioni condotte con un mix di legni di varia misura. Il Barolo Prapò 2019 profuma di sottobosco, terra ed erbe aromatiche a fare da contrappunto ai rimandi alla viola, al tabacco e alla liquirizia, con qualche cenno affumicato a rifinitura. In bocca, il vino possiede spessore ed articolazione, con tannini fitti e ben profilati, ravvivati da una fragranza acida continua, che conduce anche un finale arioso dai ritorni fruttati e balsamici.
(fp)
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