Lunadoro si estende per 60 ettari nelle vicinanze di Valiano, una delle “Pievi”, ovvero la declinazione poliziana delle Unità Geografiche Aggiuntive secondo il progetto del Consorzio del Nobile di Montepulciano. Di questi, 12 sono coltivati a vigneto, per una produzione media di 75.000 bottiglie. Questa piccola realtà poliziana fa parte del gigante elvetico Schenk Italian Wineries, che produce oltre 50 milioni di bottiglie di media all’anno. Un volume produttivo che arriva dalla Cantina di Ora in Alto Adige (l’altra azienda vitivinicola che abbraccia l’intera filiera come quella toscana), a cui si aggiungono soprattutto una miriade di marchi espressione praticamente di ogni zona enoica nazionale, dalla Puglia al Piemonte. I vini di Lunadoro si offrono con uno stile dal piglio contemporaneo dove vinificazioni ed invecchiamenti hanno come obbiettivo una ricerca della massima maturità del frutto e un apporto non secondario dei legni di affinamento. Il risultato sono etichette dalla cifra moderna e non prive di una particolare attenzione verso l’intensità aromatica e il volume gustativo. Come nel caso del Nobile Pagliareto 2020 dal rigoglioso fruttato maturo a dominare il suo profilo olfattivo con il supporto di abbondanti rimandi alla vaniglia e al cioccolato. Anche in bocca il vino si dimostra soprattutto generoso, con un sorso largo e pieno, avvolgente e dal finale serrato ancora sulle spezie.
(fp)
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