Giovanna Maccario conduce una delle più fascinose cantine della denominazione Rossese di Dolceacqua. Un mix perfetto, dato dalla mano del produttore, da pochi ettari di vigna, 4 in tutto, coltivati ad alberello, in parcelle strepitose (Luvaira di Camporosso e Posaù di San Biagio della Cima) e da una vinificazione senza inutili forzature, ma sempre a ricercare l'espressione dell'annata, qualunque essa sia. Le diverse etichette aziendali, 23.000 bottiglie di produzione annua, raccontano le potenzialità e l’eleganza di questa varietà, tanto nei prodotti di punta quanto nelle bottiglie più semplici. Da una terra nota per il Vermentino o lo Sciacchetrà, anche un rosso intrigante, dunque, prodotto da uve Rossese, considerate coincidenti con le francesi Tibouren. I vini di Giovanna Maccario possiedono sempre una fattura di altissimo livello, ma nei Cru, questa impostazione generale, diventa un plus senza compromessi. E proprio da uno di questi, il Posaù di San Biagio della Cima, arriva questo Rossese 2015, un concentrato di sapore, delicatezza e facilità di beva. Un vino delizioso, spensierato ma assai gustoso, mai banale o scontato. Un vino che sa essere elegante, proponendo profumi balsamici e di viola e una bocca ritmata e viva, che si congeda con un finale affilato e piccante, con retrogusto di pepe e cannella. Insomma, un rosso di classe cristallina che onora la Liguria enoica.
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