Un bell’esempio di umiltà, perseveranza e pazienza: non disgiunte da ambizione, curiosità, entusiasmo e convinzione. Quanto sopra per provare a sintetizzare, forse fin troppo semplicisticamente, l’encomiabile percorso intrapreso da Marco Carpineti da oltre trent’anni a questa parte: oggi condotto con lo stesso spirito di sempre insieme ai figli Paolo e Isabella, partecipi in pianta stabile dell’attività aziendale. A metterle in fila ne avremmo a iosa, fino alle più recenti applicazioni di Marco nei confronti della biodinamica: mai modaiole, piuttosto ulteriore appendice di una visione del vigneto per lui legata ad un approccio anche salutistico ed estetico, oltre che funzionale. Tanta cura tra i filari: con un podere fra gli altri, quello di Pezze di Ninfa, affiancato dall’antica via di pellegrinaggio che ancor oggi conduce ai famosi giardini della località, forieri di olimpica suggestione. Inoltre, il recupero di uve solidamente radicate e portate a nuova vita, quali Bellone e Nero Buono di Cori, addirittura proposte in versione millesimata: con tanto di spumantizzazione in bottiglia. Se il secondo dà vita al Kius Extra Brut, molto interessante, il Bellone è invece alla base del Kius Brut: fra i migliori metodi classici del Centro Italia per via del fine perlage, dagli accattivanti aromi floreali e fruttati e di un palato succoso, dinamico, equilibrato e persistente.
(Fabio Turchetti)
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