È il 1980, quando Andrea Ferraioli regala come dono di nozze alla futura sposa Marisa Cuomo alcune piccole vigne, in media vecchie di ottanta anni e tutte a piede franco, ereditate dal padre. Nasce così il progetto enoico che porta il nome di Marisa Cuomo, oggi 40 ettari a vigneto per una produzione media di 200.000 bottiglie, con Raffele e Dorotea ormai introdotti in azienda accanto ai genitori Marisa Cuomo e Andrea Ferraioli. Le uve sono ottenute in prevalenza dai vitigni tipici della zona (Fenile, Piedirosso, Ginestra, Pepella, Ripolo, Sciascinoso, Tintore e Tronto), allevati su suoli altamente calcarei, che la cantina trasforma in vini dalla cifra stilistica sincera e inconfondibile, decisamente legati a Furore, spicchio della Costiera Amalfitana dal grande fascino ma anche dalle estreme condizioni produttive. Se a decretarne il successo è stato soprattutto il “lato” bianchista aziendale, anche il resto dell’articolato portafoglio etichette regala un ottimo livello qualitativo e una costanza nel tempo di rassicurante continuità. Il Costa d’Amalfi Furore Rosso effettua la fermentazione maloloattica e poi l’invecchiato di sei mesi in barrique di secondo passaggio. La versione 2024 profuma di erbe aromatiche e frutta rossa matura, con sfumature speziate a rifinitura. In bocca il sorso è tendenzialmente fragrante, dal tannino gentile e dal finale croccante ancora sul frutto e tonalità speziate.
(fp)
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