La famiglia Dal Bianco, che conduce la Masottina dal 1946, non ha mai perso di vista la vocazione storica di Conegliano per la produzione di vini anche al di fuori del fortunatissimo ambito delle bollicine. La cantina ha quindi continuato a stare con i piedi ben piantati per terra, verrebbe da dire, gestendo con grande cura il proprio invidiabile parco vigneti, che si estende su 230 ettari per volume complessivo in bottiglie annue di 1.000.000 di pezzi. Una produzione in cui c’è in prevalenza, evidentemente, anche lo spumante più noto d’Italia, ma dove si esprimono anche altre tipologie non meno interessanti. Ecco allora, con rara eccezionalità a queste latitudini, che La Masottina mantiene anche una piccola ma significativa proposta di vini fermi, sia rossi che bianchi, capaci di interpretare al meglio il territorio di Conegliano. Ne fa parte a pieno titolo il Montesco, oggetto del nostro assaggio. Ottenuto da un articolato blend a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Marzemino, è maturato in barrique nuove e di secondo passaggio per 24 mesi. Il profilo aromatico della versione 2010 mette in fila profumi di frutta rossa matura, confettura di frutti di bosco, ciliegia sotto spirito, vaniglia, cioccolato e tabacco. In bocca, il sorso è possente e al contempo morbido, evidenziando una struttura solida e articolata, che termina in finale profondo e altrettanto ricco.
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