La Masseria Altemura e la dependance pugliese del Gruppo Zonin 1821, acquisita nel 2000. La Tenuta, che si fonde con la struttura di una antica masseria edificata durante la dominazione Aragonese ed oggi completamente restaurata, si trova nella penisola salentina, una scelta non casuale, ma dettata dall’interesse verso un territorio ancora dalle potenzialità non del tutto svelate e capace, di offrire declinazioni enoiche interessanti, in grado di emergere anche sui mercati internazionali. Un progetto che si fonda su solide basi, rappresentate da oltre 300 ettari aziendali complessivi, 150 dei quali dimorati a vigneto, per una produzione di 400.000 bottiglie all’anno. Le varietà scelte, sia bianche che rosse, sono quelle della tradizione, base imprescindibile per la messa in bottiglia di vini dal carattere squisitamente mediterraneo: dall’immancabile Primitivo all’Aglianico e al Fiano, dal Negroamaro alla Falanghina (quest’ultimi vitigni anche spumantizzati), un mix al quale si aggiungono anche uve internazionali, a queste latitudini particolarmente espressive. Affinata per tre mesi in acciaio ila Falanghina 2022 si svela di un bel colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Profuma di fiori bianchi, albicocca e pesca mature, con tocchi leggermente agrumati. In bocca, il sorso è lieve, morbido e sapido, dallo sviluppo polposo e continuo e dal finale ancora su toni agrumati rinfrescanti.
(fp)
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