Nella Tenuta di Belguardo c’è la solida convinzione che proprio in Maremma, il Vermentino, varietà bianca tipicamente mediterranea, possa raggiungere risultati più che lusinghieri e, per certi aspetti, sorprendenti, anche in longevità. Ecco allora il Vermentino Belguardo V 2021, che è uscito per la prima volta con l’annata 2011, proporre un bagaglio aromatico dai profumi di mango, ananas, fiori di acacia e cedro, con tocchi di macchia mediterranea di sottofondo. In bocca il sorso è tendenzialmente sapido e ben proporzionato, dallo sviluppo continuo, terminando in un finale lungo e inteso su toni agrumati e dal leggero rimando balsamico. La Tenuta Belguardo è la dependance maremmana della famiglia Mazzei, punto di riferimento tra i più acclarati del panorama enologico toscano, a partire, evidentemente, dal Castello di Fonterutoli, una delle realtà più significative del Gallo Nero e non solo. Nasce a metà degli anni Novanta del secolo scorso il progetto nell’areale in provincia di Grosseto, siamo nelle colline tra il capoluogo e Montiano, ed oggi conta su circa 48 ettari a vigneto - coltivati in prevalenza a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Sangiovese, Syrah, Grenache, Ciliegiolo e Vermentino. Qui, accanto ad una doverosa produzione rossista (a partire dal Morellino), i Mazzei hanno anche proposto una declinazione enoica bianchista, sempre più protagonista all’interno del loro portafoglio etichette.
(are)
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