Ambizione, innovazione nella tradizione ed esperienza. Tutto questo è racchiuso nell’Extra Brut Tracce Riserva 2011, il Trentodoc della cantina Moser che celebra il rinnovamento della cantina con il passaggio del testimone, avvenuto appunto nel 2011, tra la seconda generazione, Francesco e Diego, e i rispettivi figli Carlo alla direzione e Matteo quale enologo dell’azienda. I due fratelli Moser avevano dato impulso all’attività vitivinicola fin dal 1979, estendendo i terreni di proprietà ed entrando nel 1984 nella produzione di Metodo Classico 51,151, etichetta che ricorda il record dell’ora sulle due ruote ottenuto in quello stesso anno a Città del Messico da Francesco Moser. Da allora l’azienda ha proseguito il suo percorso di crescita pur mantenendo quali valori fondanti le tradizioni, i lunghi affinamenti, marchio distintivo della cantina, la filosofia e il rispetto del territorio. Tracce 2011 nasce da un lavoro di ricerca che porta all’estremo i tempi di affinamento (ben 132 mesi sui lieviti) per esplorare tutte le potenzialità espressive delle uve Chardonnay provenienti dai terreni vocati di Maso Warth e dai terrazzamenti della Valle di Cembra. Dai riflessi dorati e dal perlage fine, il Trentodoc della nuova generazione Moser al naso sprigiona sentori di frutta, anche candita, di mela Golden, con aromi di fiori e note di miele. Al palato è sapido e cremoso e con una buona persistenza.
(Cinzia Meoni)
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