La “G” sta per “Giovanni” e 1928 per l’anno di nascita del papà di Ornella Bellia. Un omaggio filiale che porta nella bottiglia amore e riconoscenza insieme, sintesi della solidità del legame stretto di quattro generazioni, dal nonno Aurelio ad Andrea Masat, figlio di Ornella, in azienda da sette anni. Nella pianura a pochi chilometri dal litorale veneziano, fra Tagliamento e Livenza, è la doc Lison-Pramaggiore, assistita dall’escursione termica favorita dai venti: da nord-est la fresca e asciutta Bora, da sud-est il caldo, umido e molto frequente Scirocco. A fare la qualità del Refosco dal Peduncolo Rosso G1928 è un piccolo vigneto, di fatto un cru, dove per condizioni pedoclimatiche che superano le sfide della annate, le uve vengono sempre bene. Il preferito dal nonno in cui le viti che hanno dato la Riserva 2019 hanno 30 anni e producono “il giusto”, cioè “mai più di 80 quintali ad ettaro, individuato come limite – spiega Andrea, che scalpita per la presenza ancora più che attiva della mamma. È l’etichetta più importante tra i nostri rossi: il Refosco è il vitigno che più ci entusiasma perché rende giustizia a questo territorio”. L’uso di botti di rovere da 17 ettolitri dalle doghe con alti contenuti di lattoni ed eugenolo ne esalta la speziatura fusa al naso con note di ciliegia, ribes nero e vaniglia, accompagnata al sorso da calore bilanciato e da una bella acidità.
(Clementina Palese)
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