Sono trascorsi esattamente cinquant’anni da quando Angelo Dubini e sua moglie, Maria Locatelli, decisero di acquistare il podere Palazzone, all’epoca pressoché abbandonato. Anche se poi sarà dagli anni Ottanta che, insieme ai figli Giovanni e Lodovico, inizieranno ad approfondire dinamiche e tematiche inerenti la vinificazione: le stesse che porteranno poi, nel 1988, alla costruzione di un cantina aggiornata ai tempi e atta alla vinificazione in proprio. Venticinque, all’incirca, gli ettari di vigneto situati fra i 250 e i 350 metri d’altitudine: su terreni argillosi, misti a sabbia e limo, e collocati sull’ambito tufaceo che caratterizza da tempo immemore il comprensorio fra Rocca Ripesena e Romitorio, nell’Orvietano. Il contesto è di fascino indubitabile, già a partire dal “Palazzone” vero e proprio: struttura voluta dal cardinale Teodorico in occasione del primo giubileo, datato 1300, e al tempo concepita come ostello per i pellegrini diretti a Roma. I vini dell’azienda si distinguono, fra i tanti meriti, anche per due elementi ricorrenti: il nitore organolettico, sempre adamantino, e la necessità di doverli attendere nel bicchiere, una volta versati, per la lenta ma costante espansività all’assaggio, solitamente impeccabile. Anche questo Campo del Guardiano è complesso ma elegante: floreale, fruttato e persistente al naso, muoverà al palato sulla stessa lunghezza d’onda.
(Fabio Turchetti)
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