Mimmo e Valeria Costanzo una decina di anni fa hanno deciso di investire su alcuni terreni che possedevano a Passopisciaro, sul versante Nord dell’Etna, tra cui anche un vecchio vigneto in buona parte a piede franco con ceppi anche centenari. Così i nostri cominciano un lungo lavoro di recupero dei terrazzamenti e dei muretti a secco, reimpiantano una decina di ettari di vigna e restaurano l’antico palmento, senza cambiarne per nulla l’antica struttura e lo trasformano in una moderna cantina facendo costruire serbatoi che per forma e misure si adattassero all’architettura originale. Il risultato è un lavoro di grande impatto visivo, il palmento è rimasto tale e quale e si continua a lavorare per caduta, rendendolo decisamente molto avanzato tecnologicamente. Oltre alle tradizionali botti in rovere da 3.000 e 5.000 litri hanno anche acquistato quattro bellissime botti ad uovo da 2.000 litri dove affinano le uve provenienti dalle vigne più vecchie. I vigneti si trovano tutti in contrada Santo Spirito e dai 650 si spingono sino a quasi 800 metri d’altitudine. Proprio dai terrazzamenti più alti e dalle vigne più vecchie nasce il loro vino di contrada, l’Etna rosso Santo Spirito ’15 vino di raffinata eleganza nell’espressione olfattiva fatta di fiori d’agrumi, frutta a piccola bacca scura e un bel timbro minerale che ritorna in bocca sotto forma di sapidità. Lungo e freschissimo il finale segnato da una fresca vena balsamica.
(Massimo Lanza)
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