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VIAGGI

Pasqua sold out in agriturismo: mezzo milione di italiani trascorreranno le feste in campagna

Secondo l’Osservatorio AgrieTour, salone nazionale dell’agriturismo (25-27 ottobre, Arezzo), una scelta motivata da esperienze ed enogastronomia 

Saranno mezzo milione gli italiani che trascorreranno in agriturismo il Ponte di Pasqua, a cui si sommeranno quelli che il lunedì di Pasquetta hanno già prenotato il pranzo o il picnic in una struttura ricettiva campestre, per arrivare ad oltre 1 milione di presenze in quasi 25.000 strutture nel Belpaese: ecco le previsioni dell’Osservatorio AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo (25-27 ottobre ad Arezzo), che monitora i flussi delle vacanze in campagna.
Degli oltre 12 milioni di italiani che sicuramente si sposteranno, oltre 500.000 turisti hanno scelto una soluzione in campagna, sia per il pranzo di Pasqua che per le attività legate alla Pasquetta. Tra le motivazioni più frequenti, la riscoperta delle tradizioni popolari del periodo legate proprio alla campagna, ma soprattutto le attività esperienziali offerte dagli agriturismi, oltre alla scelta enogastronomica che ancora una volta rappresenta uno tra i primi criteri di scelta. Si viaggia in famiglia e il target è ancora under 50. Al primo posto dei servizi richiesti dagli agrituristi - secondo una indagine condotta da Agriturismo.com, portale di riferimento del settore, in collaborazione con l’Osservatorio AgrieTour - i corsi di cucina, seguiti da escursioni, a piedi o in bicicletta, quindi attività agricole interattive, fattoria didattica e equitazione. Il tutto a basso impatto ambientale, visto che il 73% delle strutture agrituristiche ha adottato soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, mentre stenta a decollare l’agritech, dal momento che l’81% del campione non utilizza ancora soluzioni tecnologiche innovative nella produzione agricola. Il 53% delle aziende offre servizi di ristorazione, e il 55% si occupa della trasformazione dei prodotti, altro elemento fortemente ricercato dall’agriturista.
Sono invece otto i fattori che fanno scegliere la vacanza in agriturismo: l’esigenza di scappare in un luogo tranquillo, sicuro, ma anche abitato, non deserto ed isolato; il buon cibo, la buona cucina e la convivialità, la scoperta dei luoghi e delle bellezze di un territorio. Ma anche il richiamo degli spazi aperti, la voglia di libertà dal chiuso degli spazi cittadini e la possibilità di trascorrere del tempo con gli agricoltori e le loro famiglie. A questo si somma la scoperta delle strutture da parte delle scuole grazie a laboratori e pacchetti che si rivolgono in particolare al ciclo della scuola primaria e secondaria, il luogo ideale per la vacanza delle famiglie con bambini, e l’interesse per l’ambiente e per la sostenibilità.
L’agriturismo continua a rappresentare uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana e trasversalmente del turismo: il numero di aziende agrituristiche in Italia ha continuato a crescere durante tutto il periodo pandemico, con un valore di +1,3% nel 2021 sul 2020 e +3,3% sul 2019, per arrivare nel 2023 a 25.390 aziende. Una crescita anche in termini di valore della produzione, pari a 1 miliardo e 162 milioni di euro +44,8% sul 2020. L’agriturismo, per valore, rappresenta, dunque, l’1,9% dell’intera branca agricoltura e il 22,6% delle attività secondarie.

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