La famiglia Pelissero ha decisamente le sue radici ben piantate a Treiso, seconda “capitale” del Barbaresco e uno dei luoghi più vocati alla coltivazione del Nebbiolo. Le prime bottiglie a portare il nome di questa famiglia uscirono nel 1960 e, da allora, l’azienda ha compiuto un convincente percorso qualitativo, che l’ha portata oggi a collocarsi tra i nomi più noti della zona. La sua produzione è costituita per l’85% dai tre vitigni rossi tradizionali di questo angolo di Langa: Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, ma non mancano nel suo portafoglio etichette vini bianchi a base di Moscato, Favorita e Riesling. Gli ettari di proprietà sono 40, per una produzione che si attesta sulle 250.000 bottiglie. Il Dolcetto d’Alba Augenta, oggetto del nostro assaggio, proviene dall'omonimo vigneto situato nella sottozona Ferrere nel comune di Treiso ed è caratterizzato da terreni fortemente calcarei che si sviluppano ad un’altezza di 400 metri sul livello del mare. Affinato per 7 mesi in botti grandi, la versione 2017 al primo impatto profuma di piccoli frutti rossi a cui si sovrappongono sensazioni più floreali, con leggeri tocchi speziati a rifinitura. In bocca, l’attacco è caldo e leggermente dolce, mentre lo sviluppo è gustoso e dalla componente sapida sempre in primo piano. Un rosso piemontese della tradizione, che trova nella bevibilità e nella versatilità i suoi punti di forza più robusti.
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