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LA FRODE

Pirateria agroalimentare, sequestrati oltre 380 tonnellate di sementi di frumento

Coldiretti: “fondamentale per l’Italia e per l’Europa difendere le produzioni di cibo di qualità e raggiungere la completa autosufficienza”
Coldiretti, FRODI, FRUMENTO, Non Solo Vino
Pirateria agroalimentare, sequestrati oltre 380 tonnellate di sementi di frumento

Un duro colpo alla pirateria agroalimentare. Coldiretti ha commentato con soddisfazione il blitz della Guardia di Finanza contro i pirati del Made in Italy "con il sequestro di oltre 380 tonnellate di sementi di frumento certificato, per un valore superiore a 300.000 euro, che sarebbero finite nel mercato nero delle produzioni protette”. Una operazione “delle Fiamme Gialle di Bari e Trapani che, tra Puglia e Sicilia, hanno scoperto e denunciato tre aziende sementiere per la cessione di 6.220 sacchi e confezioni di grano duro delle varietà tracciate senza aver pagato i diritti di utilizzo, oltre ad aver miscelato illegalmente i prodotti di alta qualità con quantitativi di grano non certificato” ha spiegato Coldiretti nella nota.
I controlli, ha sottolineato Coldiretti, che “hanno riguardato anche aziende in Campania e nel Lazio, sono finalizzati alla tutela delle principali società italiane, con sedi da Cuneo a Milano, da Bologna ad Alessandria, da Pavia a Piacenza, da Modena a Parma, da Ravenna a Ferrara, a Macerata, titolari dei diritti di sfruttamento in materia di varietà vegetali protette, delle quali si garantiscono identità, purezza varietale, germinabilità e sanità, contribuendo alla tracciabilità delle filiere produttive. Bisogna investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che distrugge i raccolti e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento di risposta ai cambiamenti climatici”.
Inoltre, conclude Coldiretti, “è fondamentale per l’Italia e per l’Europa difendere le produzioni di cibo di qualità e raggiungere la completa autosufficienza in un momento in cui, con la guerra in Ucraine, le tensioni internazionali e i danni provocati da siccità ed eventi estremi, la sovranità alimentare rappresenta uno dei capisaldi della strategia di resilienza e rilancio a livello nazionale e comunitario”.

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