Fratello minore del Petrucci - che nel frattempo si è “sdopppiato” nei Cru “Melo” e “Anfiteatro” - l'Orcia Petruccino, oggetto del nostro assaggio, rappresenta il vino d’entrata di Podere Forte. Anch’esso ottenuto da sole uve Sangiovese provenienti dai vigneti aziendali più giovani, è maturato in tonneau e barrique, in parte di secondo passaggio, per 14 mesi, restando poi per 8 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. L’annata 2018 si distingue per profumi dominati da un bel fruttato rosso fragrante e intenso, a cui si sovrappongono toni speziati e accenti di tabacco e cioccolato. In bocca, il sorso è morbido e accattivante, con finale succoso e dai ritorni fruttati e speziati. Il progetto enologico di Pasquale Forte, presidente dell'azienda Eldor leader nel settore dell'Automotive, è cominciato nel 1997, ed oggi conta su 500 ettari di cui 24,2 a vigneto, per una produzione di 15.000 bottiglie. L’azienda, totalmente condotta in biodinamica e situata in Val d’Orcia, tra le colline che segnano il confine tra il Senese e il Grossetano, è un esempio da manuale di integrazione tra tradizione ed innovazione, con la natura protagonista assoluta. Un'impostazione senza compromessi che si è riverberata anche nella produzione vinicola, con l'apporto delle esperienze di molti protagonisti del mondo del vino, per esempio, di Lydia e Claude Bourguignon, esperti conclamati nell'individuare terroir enoici.
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