Marco ha lavorato per 10 anni nell’azienda di famiglia e ha poi deciso di staccarsi, per esaudire il suo desiderio: avviare una produzione di vino completamente sua e biologica, sfogando la passione che gli aveva trasmesso il nonno fin da bambino. Così nel 2018 compra un ettaro e mezzo di terra a Staffolo - che già ospita mezzo ettaro di vigna - e ci fonda Podere L’Infinito, con l’augurio di riuscire a lasciare “ai miei figli e alle prossime generazioni, all’infinito” quella passione vitivinicola che la generazione prima aveva affidato a lui. Gradualmente, pezzo per pezzo e in diverse zone della territorio, acquista e affitta 12 ettari di vigne, differenziando la produzione e raggiungendo i luoghi più freschi, per combattere meglio il surriscaldamento globale: “abbiamo tutte le tecnologie più avanzate a disposizione, ma la partita vera si gioca in vigna e lì non si controlla nulla, si può solo gestire” racconta Marco Simonetti, mentre ricorda i grossi cali di produzione che ha affrontato negli ultimi anni la regione marchigiana, per via del clima e della pressione patogena. Dal vigneto comprato a Luglio del 2019, quando avvenne un’eclissi di Luna parziale, nasce “L’Eclissi di Luglio”, Verdicchio 2023 profumato di fiori di tiglio, melone bianco, mentuccia e pietra focaia, che si trasforma in un sorso minerale e sapido, scorrevole allo stesso tempo, agrumato e balsamico nella sua chiusura lievemente ammandorlata.
(ns)
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