Poggio alle Forche è una delle tante realtà a conduzione familiare che caratterizzano il grosso del reticolo produttivo della denominazione del Brunello di Montalcino. A guidarla la coppia formata da Giuliana Cherubini - figlia di Otello che a metà anni degli anni Cinquanta del secolo scorso acquisì podere Scarnacuoia 288 - e Lorenzo Turchi, che gestiscono i vigneti aziendali, allevati quasi esclusivamente a Sangiovese, posti in prevalenza nell’unità produttiva di Scarnacuoia 288 non lontano dal paese di Montalcino, ma con una parte delle uve proveniente anche da un appezzamento vitato vicino alla Basilica di Sant’Antimo, a Castelnuovo dell’Abate. L’azienda ha intrapreso il suo percorso enoico di recente con le su prime bottiglie di Brunello ad approdare sugli scaffali con l’annata 2019 e producendo quantitativi, attualmente, confidenziali. Lo stile dei vini è in sintonia con un approccio sobriamente moderno, incentrato sulla ricerca massima della maturità del frutto e con le maturazioni effettuate sia in legno piccolo che grande. Il Rosso di Montalcino 2023 profuma di ciliegia e gelso, a cui si aggiungono richiami floreali e balsamici, dai lampi di eucalipto e macchia mediterranea. In bocca il sorso è tendenzialmente beverino e fragrante, preciso nei suoi rimandi fruttati a coprire un tannino vivace e terminando un finale di buona lunghezza che torna su toni fruttati e balsamici.
(are)
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