La cantina chiantigiana con sede a Greve in Chianti sbarca in Maremma nel 1997, dove alleva 33 ettari a vigneto, da cui escono, oltre al vino oggetto del nostro assaggio, il Mongrana Rosso (Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon) e il Turpino (uvaggio composto da Cabernet Franc, Merlot e Syrah). Il Mongrana Bianco 2022, blend a base di Vermentino e Viognier, profuma di susine e albicocche fresche, gelsomino, aggiungendo anche tocchi iodati, note agrumate e rimandi alle erbe aromatiche. La beva è immediata e particolarmente piacevole, con frutto e fragranza acida ben scanditi, terminando in un finale dal continuo richiamo sapido. Querciabella fa parte di quel ristretto gruppo di aziende che hanno scritto la storia del Chianti Classico contemporaneo, almeno a partire dal cosiddetto “rinascimento” enologico toscano. Fondata nel 1972 da Giuseppe “Pepito” Castiglioni - con le prime bottiglie in commercio già nel 1973 - ed oggi condotta dal figlio Sebastiano, “passò tra le mani”, e non è un caso, di Giacomo Tachis, che ne disegnò lo stile e il carattere dei vini, suggellandone il successo tra gli appassionati e quello commerciale. Attualmente, conta su 85 ettari a vigneto (allevati a biologico dal 1988 e passati a biodinamico nel 2000), dislocati sulle pendici della collina grevigiana di Ruffoli (ma anche a Lamole, Gaiole e Radda in Chianti), per una produzione complessiva di 380.000 bottiglie.
(are)
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