Gli aromi dell’Etna Rosato 2022 rimandano ai lamponi, al gelso, a note minerali ferrose, alla pesca e alle erbe mediterranee. In bocca è vino sapido e fresco dal coerente ritorno fruttato e dal finale agrumato di buona persistenza. Il progetto enologico del giovane Francesco Restivo (che nella vita fa il gioielliere a Catania) è partito nel 2019. Siamo nel versante nord dell’Etna nel comune di Castiglione di Sicilia e qui si trovano, soprattutto concentrati in Contrada Arcurìa (ma anche con appezzamenti a Barbabecchi e Feudo di Mezzo), i 13 ettari di vigneto a biologico già in produzione (a cui si aggiungeranno ulteriori 13 ettari nel 2024 e altri 14 ettari nel 2025), coltivati a Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Catarratto e Pinot Nero. Una conferma dell’appeal del vulcano che resta probabilmente la meta enoica più desiderata della Sicilia enoica. A sovraintendere tecnicamente al progetto niente di meno che Riccardo Cotarella, l’enologo dei vip e presidente di Assoenologi. Per adesso, in attesa dell’ultimazione della cantina la cui costruzione è già partita, le vinificazioni sono effettuate presso l’azienda di Francesco Tornatore. Il progetto di Francesco Restivo è un vero e proprio “work in progress” e non solo in ambito vitivinicolo ed enologico. In programma, infatti, anche la realizzazione di un hospitality di lusso che viaggerà al fianco della produzione di vino.
(are)
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