Ridolfi - l’azienda che Giuseppe Valter Peretti ha acquisito nel 2011 a Montalcino nella zona di Mercatale - conta su 21 ettari di vigna, tutti coltivati a Sangiovese a conduzione biologica. Insieme a Ridolfi c’è anche Tenuta Rocchetto, nella zona del Chianti Docg: qui gli ettari vitati sono 5, coltivati a Merlot, Sangiovese e Canaiolo. Insieme permettono a Peretti di produrre una piccola varietà di bottiglie che supera le etichette tradizionali ilcinesi. Ai Brunello annata, Riserva Mercatale, Brunello Donna Rebecca e Rosso di Montalcino, si aggiungono quindi il Fiero (da Merlot e Sangiovese), il Rosa di Mercatale e il Rosé Brut (rosato fermo e spumante, entrambi da Sangiovese in purezza), e infine il Chianti Rocchetto. Tutte le bottiglie dell’azienda (grappa e olio evo comprese) portano in etichetta il blasone dei Ridolfi, un’antica casata toscana che a Firenze nel 1290 diede forma a 3 famiglie: una di queste ha dato origine al ramo senese, con possedimenti anche a Montalcino. Qui le vigne sono piantate a 300 metri di altezza su terreni ricchi di argilla e fossili marini, che lasciano il posto alle rocce marnose di alberese. Il Rosso di Montalcino viene vinificato separatamente e dopo un anno in botti di rovere risulta, nella versione 2023, un rosso balsamico e intenso, che profuma di frutta rossa in confettura, fiori appassiti e arancia rossa, con un sorso pieno e aderente, dal finale sapido e pepato.
(ns)
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