Ristoranti ed alberghi trainano la crescita delle Srl in Italia: così la Fondazione Commercialisti

La ristorazione è uno dei motori economici dell’Italia. Una certezza, che trova sempre nuove conferme. Come quella che arriva dall’Osservatorio sui bilanci delle srl. Trend 2014-2016”, pubblicato oggi dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, da cui emerge come siano proprio i ristoranti, insieme agli alberghi, con un crescita del +8,4% negli addetti, e del +5,1% nei fatturati, a trainare il comparto che, nel complesso, ha fatto +3,5 e +2,7%.
L’analisi, sulla base dei dati estratti dalla banca dati Aida ad Aprile 2018, riguarda quasi 581.000 srl, per le quali sono disponibili i bilanci degli ultimi tre anni rispetto ad un totale nazionale di 835.000 srl. Imprese il cui impatto per l’economia italiana è significativo, occupando poco più di 5 milioni di addetti con ricavi per 1.093 miliardi di euro, un valore della produzione totale di 1.140 miliardi e un valore aggiunto di 258 miliardi di euro, ed una media di 6 addetti.
Ristorazione ed ospitalità, dunque, crescono più del doppio della media, e si confermano al vertice anche in termini di valore aggiunto, con il +7,7%, più di commercio e dai trasporti (+7,3%) servizi (+6%) e industria (+4,7%) e costruzioni (+3,2%).
Aspetto importante, questo, sottolineato anche dalla Fipe, a Cibus Parma: “nell’Anno del Cibo Italiano, è importante ribadire che la ristorazione, con i suoi 41 miliardi di valore aggiunto e oltre un milione di addetti, è la componente di maggior valore della filiera agroalimentare nazionale”, spiega Rodolfo Citterio, consigliere della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe).
“Lo sviluppo del comparto alimentare made in Italy è una sfida da vincere in casa, ma anche e soprattutto, fuoricasa. Se a ciò aggiungiamo che i consumi alimentari in casa crescono poco o non crescono affatto, mentre quelli in bar e ristoranti continuano ad avere una dinamica positiva - ha aggiunto - il contributo della ristorazione per lo sviluppo del comparto risulta ancora più determinante