I 20 ettari nel Barolo dell’azienda Roberto Sarotto si dividono fra quelli di Barolo e quelli di San Ponzio Novello (con i Cru Bergera-Pezzole e Pallaretta). Oggi, sono 95 gli ettari complessivi a vigneto comprendenti anche le altre denominazioni langarole più significative, che insieme a due cantine, un museo, un punto vendita, camere e ristorante, formano una solida realtà di Langa. L’azienda dei Sarotto comincia la sua storia nel 1820, quando Giuseppe Sarotto si trasferisce da Barbaresco a Neviglie e iniziare l’attività vitivinicola, soprattutto producendo Dolcetto. A Giuseppe succedono il figlio Giovanni e il nipote Luigi Giovanni, che proseguono l’attività della cantina. Negli anni Quaranta del secolo scorso l’azienda rischia l’estinzione, scongiurata dal lavoro di Angelo Sarotto, che rilancia la produzione aziendale, attraverso Moscato, Freisa e Barbera. Negli anni Novanta, con suo figlio Roberto Sarotto, arriva la svolta, attraverso l’allargamento della proprietà nel Barbaresco e l’acquisto dei vigneti nel Barolo e poi a Gavi, inserendo anche altre varietà come l’Arneis, lo Chardonnay, il Brachetto e il Cabernet Sauvignon. Il Barolo Bergera-Pezzole Briccobergera 2020 profuma di rosa appena appassita, spezie e sottobosco con tocchi affumicati a rifinitura. In bocca il sorso è polposo e dai tannini fitti, che marcano anche il finale persistente e dai ritorni speziati ed affumicati.
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