Alessandro Bellio è un omone nato a Treviso che da ragazzo ha giocato a rugby unendosi alla Benetton Rugby. Uno sport duro, in cui lo sforzo individuale porta la squadra al successo: Alessandro cresce così, attraverso il fango, il sudore e le soddisfazioni. Poi arriva la scuola enologica di Conegliano, i primi lavori in Veneto come enologo e infine la scelta di fare il vino per sé, ma in Friuli Venezia Giulia. Tra i vigneti Alessandro conosce Margherita, una ragazza che sente per questa terra e per questi vini la stessa passione. Il risultato è un amore solido e profondo da cui nasce l'idea di Ronco Margherita. Oltre ai circa 12 ettari distribuiti tra le colline di Pinzano e la zona dei magredi di Dandolo, nel comune di Maniago, l'azienda ha anche una buona produzione tra le colline orientali del Friuli. Una realtà che ha portato a termine il processo di conversione biologica in attività agronomiche ed enologiche, che prevedono metodi di lavorazione a bassissimo impatto, concimazione organica del terreno e difesa fitosanitaria integrata. Vitigni autoctoni come la Ribolla Gialla e il Refosco affiancano gli internazionali e poi c'è l'uva Picolit, coltivata solo da queste parti con rese bassissime. Appena mille bottiglie per questa etichetta di vino dolce dall'elegante speziatura, dai sentori di miele di acacia e fico, dalla dolcezza calibrata dall'acidità. Una bocca morbida, ma mai stucchevole.
(Francesca Ciancio)
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