Rossovermiglio ha origine da una centenaria tradizione familiare di viticoltori a Paduli nel beneventano, in terra sannita. Nel XIX secolo infatti questa realtà già produceva uve e vini rossi, destinati alla vendita come sfusi. L’azienda, passata per generazioni di padre in figlio, è guidata dal 1988 da Piero Verlingieri che, dopo qualche anno, nel 1992, ha spostato l’attenzione produttiva soprattutto sui vini bianchi, lasciando tuttavia nel marchio “Rossovermiglio” la sintesi della storia di famiglia. La vera e propria svolta verso l’imbottigliato in proprio arriva però nel 2009, mentre, nel 2015, l’azienda si è dotata anche di una nuova e tecnologica cantina. Il portafoglio etichette aziendale è molto ricco e comprende: il Sannio Aglianico Rosato “Incantesimo Rosa”, Il Sannio Aglianico (maturato in barrique per 12 mesi), il Sannio Spumnate “Animanera” (da Aglianico in purezza), lo spumante “Rossovermiglio” (da Fiano in purezza), il Falanghina del Sannio Spumante “Frenesia”, il Greco “Ambrato di Montemalo”, la Falanghina del Sannio Passito “Centogiorni”, il Sannio Greco, il Sannio Fiano e la Falanghina del Sannio, oggetto del nostro assaggio. La versione 2021, affinata per 4 mesi in acciaio, profuma di nespola e mela, con tocchi agrumati e rimandi alla lavanda e all’erba di campo. In bocca, il sorso è fragrante, continuo e sapido, congedandosi con una piacevole nota leggermente iodata.
(are)
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