“La Tomba della Scimmia si trova nella Necropoli di Poggio Renzo, a quattro chilometri dalla città di Chiusi, ed è attribuibile al 480 - 470 avanti Cristo. [...]prende il nome dalla raffigurazione di una scimmia dipinta nel fregio che orna la camera centrale della tomba”. Così Wikipedia, in merito a uno dei reperti archeologici etruschi più importanti della Toscana meridionale. In una riuscita commistione fra istituzioni locali, istituzioni culturali e tessuto produttivo, s’inserisce il progetto della cantina San Gregorio: la cantina ha infatti voluto legare questo patrimonio storico-artistico locale con l’identità vitivinicola locale, entrambe antichissime, per ribadire quanto sia importante lavorare insieme per raccontare e valorizzare un territorio e la sua complessità. Perciò ha scelto 3 vitigni coltivati in loco ancora dagli etruschi, li ha vinificati in anfora (come si soleva al tempo) e li ha imbottigliati con etichette che raffigurano 3 diverse sezioni dell’affresco della tomba. Si tratta del Canaiolo, della Malvasia Bianca e del Ciliegiolo. Quest’ultimo riporta in etichetta proprio la scimmia, insieme ad una figura umana che rappresenta probabilmente un arbitro dei giochi funebri raffigurati. La versione 2022 è calda è profonda: frutti di sottobosco e rovi, lievi speziature e tocchi balsamici invitano ad un sorso scorrevole e saporito, che s’imprime bene sul palato, lasciando ricordi terrosi e fruttati.
(ns)
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