L’azienda agricola San Salvatore, che si trova nel Parco Nazionale del Cilento, tra Capaccio, Stio e Giungano, è un vero e proprio “giacimento” di grandi materie prime, di cui certo la Campania è ricchissima; dall’olio alla mozzarella di Bufala, dai frutti al vino, che vanno ad alimentare, ma non solo, il progetto di Giuseppe Pagano proprietario di alcune significative strutture per l’ospitalità a due passi dal sito archeologico di Paestum: l’“Esplanade”, il “Savoy Beach Hotel”, il ristorante “Tre Olivi” e il ristorante-bottega “La Dispensa 1988”. Oggi, il ramo enologico dell’impresa, avviata nel 1988, conta su 42 ettari a vigneto, coltivati in biologico, per una produzione attestata sulle 500.000 bottiglie e rappresenta una delle punte di diamante della Campania enoica. Attinge, per i suoi vini, dal grande patrimonio ampelografico regionale - dall’Aglianico al Greco, dalla Falanghina al Fiano, non disdegnando anche qualche mirato sconfinamento tra gli internazionali - dotandoli di buona costanza qualitativa ed impeccabile esecuzione nelle varie tipologie prodotte, che vanno a comporre un articolato portafoglio etichette. Il Palinure 2023, ottenuto da un uvaggio a base di Fiano, Greco e Falanghina, profuma di frutti a polpo bianca, agrumi e erbe aromatiche. In bocca il sorso è tendenzialmente fragrante e saporito, di continua persistenza e dal finale croccante e ancora fruttato.
(fp)
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