I fratelli Stefano e Marina Girelli, eno-imprenditori trentini con il marchio “Casa Girelli” (che si occupa di imbottigliamento, commercializzazione e distribuzione di vini, sia in Italia che all’estero), acquistano nel 2001 la tenuta siciliana di Santa Tresa. Un percorso già rodato e intrapreso da altre realtà enoiche del Nord Italia, che in Sicilia hanno trovato il terreno fertile, è proprio il caso di dirlo, per sviluppare ulteriormente il loro potenziale enologico e quello dell’isola. Oggi, i vigneti aziendali - coltivati in biologico a Grillo, Viognier, Inzolia, Zibibbo, Frappato e Nero d’Avola - occupano una superficie di 41 ettari, posti nel comprensorio di Vittoria, nel Ragusano. Nell’azienda in atto anche un’operazione di recupero di una varietà locale di antica coltivazione, l’Orisi - incrocio tra Sangiovese e Montonico Bianco, presente nei vigneti più antichi dell’area dei Nebrodi – uscito con l’etichetta “O” ed ottenuto dalla vendemmia 2020. Il Cerasuolo di Vittoria 2021, le cui uve di Nero d’Avola fermentano in legno, mentre quelle di Frappato, leggermente appassite, sono vinificate in acciaio, appare di un bel rosso rubino intenso e brillante. Al naso, i suoi profumi rimandano a sentori di ciliegia e lamponi, fiori rossi e agrumi, su fondo di macchia mediterranea e ferro. In bocca il sorso è morbido, dai tannini docili e dotato di buona fragranza ad amplificare una beva invitante.
(fp)
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