Edoardo Ventimiglia e Carla Benini hanno scelto l’areale di Sovana, ultimo lembo di Maremma grossetana prima di sconfinare nel Lazio, per realizzare il proprio progetto enologico, che porta il nome di Sassotondo. La prima vendemmia è targata 1997 e fin da allora il Ciliegiolo (vitigno che, ampelograficamente, ha un rapporto di parentela diretta - del tipo genitore-figlio - con il Sangiovese) è stata la varietà scelta come riferimento produttivo fondamentale in un periodo in cui, a queste latitudini, trionfavano i vitigni internazionali. Tant’è che l’etichetta simbolo dell’azienda è diventata quella del Ciliegiolo in purezza San Lorenzo (ottenuto dal vigneto omonimo con ceppi di oltre sessanta anni di età). Nel recente passato, questo vitigno di antica coltivazione è stato ulteriormente posto sotto i riflettori da Sassotondo che, attraverso un attento lavoro di zonazione aziendale, ha individuato due specifici vigneti destinati ad altrettanti vini: il Poggio Pinzo (vinificato e maturato in anfora) e il Monte Calvo (maturato in legno grande) e protagonista del nostro assaggio. La versione 2021 profuma di piccoli frutti rossi maturi e toni speziati piccanti ad accompagnare un sorso ben ritmato dai rimandi fruttati e dall’articolazione tannica solida e saporita. Oggi la cantina con sede a Sorano conta su 12 ettari a vigneto in biologico, per una produzione complessiva di 50.000 bottiglie.
(fp)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024