Nel 2008 Marco Speri decideva, con il supporto del padre Benedetto (uno dei fondatori della cantina Speri Viticoltori, dove anche Marco ha affinato la sua esperienza), di avviare il suo progetto enologico personale a Fumane, nel cuore della Valpolicella. Un’azienda che si è fatta conoscere da subito, proponendo una viticoltura attenta e una gestione enologica altrettanto accurata, che vede in cantina la presenza dell’acciaio, del cemento e del legno, per vini costruiti per durare nel tempo e dalla cifra stilistica non priva di rimandi alla tradizione. Si tratta di etichette che trovano nella ricerca della tensione e della finezza il loro tratto distintivo, rappresentando uno degli esempi più convincenti del “nuovo corso” dei vini del veronese, segnato da prodotti non più in cerca soltanto di volume e maturità. L’estensione dei terreni coltivati a vigneto è di 17 ettari in biologico, da cui si ottengono complessivamente 85.000 bottiglie, distribuite tra le tipologie fondamentali delle etichette della Valpolicella, fatte uscire sul mercato dopo un periodo di appropriata maturazione in cantina. Maturato sei mesi in cemento e sei mesi in legno grande, il Valpolicella Classico 2020 profuma di ciliegia ed amarena, con tocchi pepati e leggermente affumicati. In bocca, il sorso è sapido e scorrevole, dallo sviluppo polposo e dal finale ben profilato che torna sui frutti rossi e le spezie.
(fp)
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