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LA CURIOSITÀ

Tartufo, ecco il “Dizionario Internazionale” per raccontarlo in inglese, cinese, giapponese ed arabo

A firmarlo Stefano Vaccari, dg Crea, e l’esperto e degustatore Giuseppe Cristini. Con più di 300 termini, tradotti per i gourmand del mondo
DIZIONARIO INTERNAZIONALE, TARTUFO, Non Solo Vino
Tartufo, ecco il “Dizionario Internazionale” in inglese, cinese, giapponese ed arabo

Il tartufo, il tesoro gastronomico più prezioso del bosco, nelle sue tante varianti e caratteristiche, che vanno ben oltre il “bianco e nero”, è sempre più amato dai gourmand di tutto il mondo, e sempre più protagonista delle tavole dei grandi ristoranti di Paesi arabi ed orientali. E per raccontare a questi facoltosi mercati in maniera appropriata è nato “Il Tartufo - Dizionario Internazionale”, volume che riporta tutti i termini più importanti legati al tartufo in italiano, in inglese, in cinese, in giapponese ed in arabo.
Il libro, presentato nei giorni scorsi, è un piccolo tentativo di due appassionati di questo fungo, Stefano Vaccari, dg Crea, e Giuseppe Cristini, esperto e degustatore, di condividere centinaia e centinaia di termini, anche dialettali, legati al tartufo, cercando allo stesso tempo di divulgare l’enorme ricchezza di varietà e sfumature del genere botanico Tuber. Nelle pagine del testo, che trattano i misteri e la magia di questo nobile vegetale, si trovano più di 300 termini tradotti, suddivisi in sei categorie: Tartufo & Habitat, Territori del Tartufo, Cerca e Cavatura del Tartufo, Valutazione del Tartufo, il Tartufo in cucina e a tavola, il mito del Tartufo. Ogni termine è contrassegnato da un numero e dall’abbreviazione della lingua per facilitarne la ricerca. Le sei categorie utilizzate cercano di descrivere la complessità del mondo del tartufo, che abbraccia tutte le scienze naturali, la geografia e le tradizioni popolari, il marketing e la sociologia, l’alta cucina, la storia e la mitologia.

“Non di rado la conoscenza del tartufo si limita ai termini “bianco” o “nero”. È un po’ come se cercassimo di racchiudere il mondo del vino nelle sole categorie “bianco” o “rosso”. Nel dizionario - dichiara Stefano Vaccari, dg Crea e coautore del volume - abbiamo cercato di allargare la conoscenza di questo fungo alle sue diversità, alle tante tradizioni che lo legano ai territori, agli utilizzi in cucina e a tavola, alle caratteristiche merceologiche e qualitative che ogni diverso tartufo deve avere”.
“È un’opera immane che siamo riusciti a completare con un impegno di ricerca, di studio e di valorizzazione di questa preziosità unica al mondo - afferma Giuseppe Cristini, coautore del Dizionario - siamo andati a scavare tra i dialetti, in mezzo ai boschi e ai cavatori, studiando le razze di cani da tartufo, in territori anche poco conosciuti ma bellissimi e incontaminati”.
Un tributo dunque, a quel tartufo “che è stato cibo di re e regine, e ha attraversato i secoli accrescendo la sua fama di ingrediente esclusivo, “tocco magico” di ogni pietanza. È così dall’antichità: gli antichi Greci e Romani, che di lusso se ne intendevano, apprezzavano il tartufo per proprietà culinarie e afrodisiache. In epoca moderna, la diffusione del tartufo è stata straordinaria e con essa anche il recupero delle tradizioni che lo hanno legato a popolazioni e territori. L’Italia - ricordano gli autori del Dizionario - ha saputo raccontare e tutelare queste tradizioni. Infatti, nel 2021 la “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” è stata riconosciuta dall’Unesco quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.

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