Una buona digressione dal sentiero tutto all’insegna dei vini di Valpolicella questo Corasco, uvaggio a base di Corvina, Refosco e Raboso, pur mantenendo coerentemente il suo baricentro varietale, con l’utilizzo di alcuni vitigni di antica coltivazione del Nord Italia. Un vino che rimane però anche legato alla tradizione produttiva, tutta veronese, dell’appassimento, a ricordarci la cifra stilistica e la tradizione aziendale. La versione 2016 passa 18 mesi in legno grande e propone un ventaglio aromatico stratificato di spezie, sottobosco, frutta matura e in confettura. In bocca, il sorso è succoso e non privo di una vivace acidità, a renderlo ritmato e invitante. L’azienda con sede a San Pietro in Cariano fu avviata da Lorenzo Tedeschi, nei primi anni Sessanta. Vignaiolo dalle intuizioni pioneristiche come quella, per esempio, di vinificare separatamente le uve del vigneto “Monte Olmi”, dando origine a uno dei primi Cru della Valpolicella. Oggi la cantina può contare su un patrimonio viticolo di 46 ettari e una produzione annua complessiva di 500.000 bottiglie ed è condotta da Antonietta, Sabrina e Riccardo Tedeschi. A caratterizzarla una cifra moderna eppure ancorata alla tradizione, che connota i vini attraverso una fattura ineccepibile, buone doti caratteriali e una compiutezza impeccabile. Doti che ne fanno una delle realtà di riferimento della Valpolicella in fatto di qualità e stile.
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