Sogno Mediterraneo della Tenuta Casadei è un Syrah in prevalenza, con piccole aggiunte di Grenache e Mourvèdre, fermentato in cemento e in anfore di terracotta, che subisce la fermentazione malolattica in barrique, dove, successivamente, riposa per 12-14 mesi a seconda dell’annata. La versione 2020 profuma di piccoli frutti rossi, erbe aromatiche terra, spezie, tabacco e cioccolato. In bocca, il sorso è tendenzialmente denso e avvolgente, congedandosi con un finale persistente e serrato, dai ritorni fruttati, speziati e terrosi. Ad animare questa realtà vitivinicola maremmana, nata nel 1997 nell’areale di Suvereto - oggi assestata su 24 ettari a vigneto, coltivati a biologico, per 130.000 bottiglie di produzione complessiva - c’è Stefano Casadei che, insieme alla moglie Anna Baj Macario, è protagonista anche al Castello del Trebbio, cantina chiantigiana posta nella sottozona della Rufina, e nell’azienda sarda Olianas, un progetto nato nel 2000. Nella tenuta maremmana, in sinergia con la famiglia Cline - imprenditori viticoli di Sonoma Valley, che sono entrati nella sua compagine societaria - si coltivano una serie di vitigni internazionali: dal Cabernet Franc al Petit Verdot, dal Grenache al Syrah, dal Mourvèdre al Cabernet Sauvignon, dal Sauvignon al Semillon, e in cantina si utilizzano cemento, barrique e qualche materiale un po’ più esotico e “modaiolo”, come la terracotta interrata.
(fp)
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