La filosofia guida della Tenuta Mazzolino è già in sintesi nelle origini del nome: “punto di incontro”. Nelle intenzioni di fondatore e discendenti, l’azienda è infatti luogo di confluenza di diversi nuclei della famiglia, ma anche di uve e di stili produttivi di varia provenienza. Nei 22 ettari attorno al borgo aziendale di Corvino San Quirico, su suoli complessi per composizione e forti pendenze, convivono così varietà autoctone dell’Oltrepò Pavese, come la Croatina ed il Moscato, con lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon, e con una interpretazione del Pinot Nero da vinificazione in rosso che, nel profilo setoso ed elegante, è chiaro richiamo alla Borgogna. I vigneti, associati a roseti e frutteti, si articolano in 39 parcelle, gestite separatamente con l’obiettivo di valorizzare le singole peculiarità, e garantirne l’espressione più fedele nel vino che producono, con la pratica del sovescio ad arricchire e stabilizzare il suolo, ed una difesa che fa uso esclusivo di zolfo e rame in prevenzione. Dalla Vigna Regina, il Pinot Nero “Noir”, che associa riflessi aranciati al “rubino” del colore, per i 12 mesi di affinamento in “pièce” borgognotta. Al naso è note di violetta, in armonia con lampone e fragolina di bosco; seguono il tocco balsamico di origano essiccato e la spezia del tè; la trama è leggera e vellutata; fresco e fine il profilo verticale, nell’equilibrio tra tannini ed elemento acido.
(Cecilia Pianigiani)
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