È l’ultimo nato di Tenuta Santa Caterina, azienda nel cuore del Monferrato. Un Metodo Classico, Chardonnay in purezza, dedicato a Guido Carlo Alleva, avvocato milanese e fondatore dell’azienda. Le uve arrivano dal vigneto della Maddalena a 300 metri sul livello del mare esposto a sud. Marne calcaree adatte alla coltivazione dello Chardonnay: «Sono tre secoli che, in Piemonte, coltiviamo lo Chardonnay - dice Alleva - qui si trova nel suo habitat ideale. Ci sono zone della Borgogna molto simili alle nostre nel Monferrato, con terreni ricchi di calcare. Per questo ho selezionato per questo vigneto tre diversi cloni scelti da un vivaista della Borgogna». Le uve vengono raccolte ad agosto, a mano e all’alba. Fermenta in acciaio con lieviti autoctoni selezionati. Il 2019 è la prima annata. 36 mesi sui lieviti e un dosaggio basso sotto i 3 grammi di zucchero. «È stato sboccato a marzo 2023, è un bimbivino - sottolinea l’avvocato vignaiolo - ha una componente di dolcezza che arriva dal clone Chardonnay Musqué. La mineralità del suolo torna nello spumante. Abbiamo la fortuna di vivere in un’area ricca di acqua. Il vigneto non è mai in carenza idrica. Il risultato nel bicchiere? Una danza di agrumi». Fresco e dalla bella sapidità, ha note di floreali e fruttate. Ottimo da abbinare agli antipasti e ai piatti di pesce, in particolare sushi, ostriche e crostacei. D’estate può accompagnare bene il carpione.
(Fiammetta Mussio)
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