Vino icona della tenuta del Chianti Classico del gruppo Ambrogio e Giovanni Folonari, il Cabreo (che presto avrà una nuova modernissima cantina tutta per sé) nasce dalla vigne che guardano verso Montefioralle, a Greve in Chianti. Con la prima annata in commercio, la 1982, è stato uno dei primi Supertuscan a base Sangiovese e Cabernet Sauvignon e quel millesimo mostra ancora nel bicchiere una sorprendente vitalità. Così come la mostrano - ovviamente con diverse evoluzioni - anche altre grandi annate, come la 1997 o la 2010, assaggiate nella presentazione dell’annata 2022, che entra ora sul mercato e celebra i primi 40 anni di questo grande vino. Con una novità nell’uvaggio: ci sarà infatti il Merlot ad aggiungersi al Sangiovese e al Cabernet Sauvignon. Un vino che nel bicchiere colpisce subito per il suo rosso rubino intenso e brillante, e per i suoi profumi di spezie e incenso, ciliegia e frutta rossa matura, ma ancora croccante, e qualche nota balsamica e rinfrescante. Aromi che si ritrovano in bocca, con il sostegno di una acidità importante, tannini morbidi e setosi, per un insieme che regala un sorso inizialmente opulento, ma mai invasivo, pulito, che si chiude lasciando un retrogusto leggero di sigaro al cioccolato e morbide note di vaniglia. C’è immediata soddisfazione sensoriale, ma c’è anche una promessa di longevità ed una capacità evolutiva nel tempo, che guarda avanti di 10-20 anni.
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