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FUTURO

Turismo, piccoli borghi e agricoltura, “anima e motore” del Belpaese, al “Meeting di Rimini”

Confagricoltura, Fee e “I Borghi più belli d’Italia”: serve una strategia comune per un “modello” che permette ai territori di crescere
AGRICOLTURA, Confagricoltura, MEETING DI RIMINI, PICCOLI BORGHI, TURISMO, Non Solo Vino
Turismo, piccoli borghi e agricoltura, “anima e motore” del Belpaese

Agricoltura, ambiente, sostenibilità: è il filo verde del territorio che ha permesso la crescita di aree collinari e montane dal punto di vista turistico. Ma occorre fare sistema e, soprattutto, avere una strategia comune. A ribadirlo è Confagricoltura, impegnata in questa direzione, favorendo il dialogo e la collaborazione tra tutti gli stakeholder, valorizzando al contempo il lavoro delle aziende agricole che sono presidio per eccellenza di queste zone, al “Meeting di Rimini”, negli incontri attorno al tema de “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, organizzati da Comunione e Liberazione, con i protagonisti della politica, della cultura, della scienza e anche dell’agricoltura, su diversi piani, che anima la Costiera Romagnola fino ad oggi, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chiudere i lavori. E dove si sono confrontate “voci” di riferimento su questi temi come Agriturist, la prima associazione del comparto agrituristico in Italia, la Fee, che con la Confederazione ha avviato il programma “Spighe Verdi” per premiare i Comuni rurali più virtuosi dal punto di vista della sostenibilità, e “I Borghi più belli d’Italia”, che associa 354 piccoli Comuni italiani.
“L’agriturismo italiano è un fenomeno studiato all’estero anche come modello economico che funziona - ha affermato Augusto Congionti, presidente Agriturist - sono oltre 25.000 le aziende operative nel comparto, che ha avuto uno sviluppo enorme negli ultimi tempi: oltre il 60% dei Comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da una donna. Fondamentale e il ruolo dei prodotti enogastronomici”.
“I prodotti tipici dell’enogastronomia tricolore sono l’elemento trainante del turismo nei piccoli comuni - ha confermato Fiorello Primi, presidente de “I Borghi più belli d’Italia - un patrimonio riconosciuto a livello internazionale, che va accompagnato da adeguate politiche che permettano una crescita costante degli standard qualitativi per chi vive in queste realtà e chi le frequenta”.
“L’Italia non ha tutta la stessa velocità: il programma “Spighe Verdi”, che la Fee ha avviato con Confagricoltura e che quest’anno ha premiato 72 Comuni rurali, certifica l’impegno delle amministrazioni sotto vari punti di vista, da quello ambientale a quello ricettivo, fino a quello della partecipazione della comunità alla vita cittadina - ha detto il presidente Fee, Claudio Mazza - il percorso intrapreso conferma che si tratta di una strada giusta, capace di attirare sempre più Comuni verso finalità condivise”. Manca, tuttavia, una strategia comune e una visione pluriennale. Di qui la necessità di unire le forze per permettere l’ulteriore sviluppo di un settore che rappresenta uno dei punti di forza del nostro Paese.

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