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L’INIZIATIVA

Un messaggio di speranza, che parte dal vino: a lanciarlo, sulle reti tv nazionali, Tenute Piccini

“Andrà tutto bene e presto brinderemo al coraggio di un cuore, quello dell’Italia, che ha battuto anche la paura”, lo spot della realtà chiantigiana
CORONAVIRUS, ITALIA, TENUTE PICCINI, vino, Italia
Mario Piccini, alla guida delle Tenute Piccini

Da alfiere del made in Italy ad ambasciatore dell’ottimismo, nonostante, tutto, e di un’Italia che, unita, facendo leva sulla sua bellezza e sulle sue eccellenze, ce la farà a superare l’emergenza Coronavirus. Perchè anche il vino italiano, in tempo di Covid-19, è chiamato a fare la sua parte. E così, se tantissime sono le iniziative di solidarietà in essere, a sostegno di ospedali, protezione civile e non solo, c’è chi ha scelto di investire in un messaggio forte, ed istituzionale, legato al vino. Come la storica realtà chiantigiana Piccini, con un spot in onda nei giorni di Pasqua, sulle reti tv nazionali di Mediaset, con un augurio che vuole essere un messaggio di speranza per il Paese intero.
Condensato nelle parole finali: “andrà tutto bene e presto brinderemo al coraggio di un cuore, quello dell’Italia, che ha battuto anche la paura”. Un messaggio dove le immagini di città vuote e pur bellissime, lasciano spazio all’immensità dei panorami toscani e alla bellezza dei filari di viti, quasi a dire che la natura non si ferma e, anzi, attende paziente in nostro ritorno all’azione.
Un messaggio importante, condivisibile, nato da un’iniziativa nata dal mondo del vino, come fatto da un altro grande brand del food made in Italy, nello spot dedicato a #Italiacheresiste di Barilla, con Sofia Loren.Ma non è l’unica iniziativa di solidarietà di Piccini: l’azienda ha deciso di donare 30.000 mascherine alle delegazioni della Protezione Civile di Toscana, Lombardia e Liguria e di aderire all’iniziativa benefica messa in campo da Tannico (che ha coinvolto tante altre griffe del vino, ndr), che donerà 1 euro all’Ospedale Sacco di Milano per ogni bottiglia venduta delle referenze di Torre Mora, la tenuta della famiglia Piccini sull’Etna.
Sul fronte interno Mario Piccini ha deciso di proseguire, con ancora più incisività, gli investimenti del gruppo vitivinicolo a partire dai due comparti considerati vitali per l’azienda: le persone e i vigneti. In un momento di crisi globale dove l’incertezza condiziona l’agire di molti, la Piccini si è impegnata con i suoi dipendenti in primis e in secondo luogo con clienti e fornitori, per mantenere a regime la produzione e garantire così l’occupazione a tempo pieno e senza la necessità di cassa integrazione per tutti i dipendenti dell’azienda.
“Abbiamo mantenuto attivi tutti i siti produttivi, rispettando le norme dei Dpc, per poter continuare a garantire la comunicazione dei prodotti, del nostro Made in Italy, sia in Italia che all’estero”, racconta Mario Piccini, Ad delle Tenute Piccini. “Ci riteniamo oltremodo fortunati per aver potuto, nel nostro piccolo, mantenere alti di livelli di occupazione senza attivare strumenti quali la cassa integrazione”.
Per garantire una maggiore sicurezza ai dipendenti e alla continuità del lavoro, la Piccini ha diviso la squadra operativa in due team distinti che stanno lavorando in alternanza ma ai quali viene garantito lo stipendio nonostante i turni di riposo. Gli investimenti proseguono non solo dal punto di vista della produzione, ma anche in campagna, dove sono stati impiantati nuovi vigneti sia a Fattoria di Valiano, il podere della famiglia Piccini nel cuore del Chianti Classico a Castelnuovo Berardenga, che a Tenuta Moraia, nella selvaggia Maremma Toscana (Grosseto). “Uniti riusciremo a superare anche questo difficile momento,” conclude Mario Piccini “e noi dalla Piccini vogliamo dare un segnale di speranza a tutta l’Italia: insieme ripartiremo. Dopotutto siamo il Paese che ha dedicato secoli a creare capolavori all’insegna dell’eccellenza, capolavori che tutto il mondo ammira e che oggi più che mai devono ispirare il nostro agire”.

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