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CAMBIO AL VERTICE

Un produttore di vino alla guida di Coldiretti: Ettore Prandini (Perla del Garda) eletto presidente

“Per il settore serve una nuova politica di internazionalizzazione”, spiega a WineNews. “In Ue battaglie su accordi di libero scambio ed origine”
Coldiretti, ETTORE PRANDINI, PERLA DEL GARDA, vino, VINO MADE IN ITALY, Italia
Ettore Prandini, produttore di Vino con Perla del Garda, neo presidente Coldiretti

Un produttore di vino alla guida di Coldiretti: come anticipato dai rumors, Ettore Prandini, alla guida della cantina Perla del Garda con la sorella Giovanna, oltre che di un’azienda di allevamento, è il nuovo presidente della Coldiretti. Ad eleggerlo all’unanimità l’Assemblea nazionale oggi a Roma. Laureato in giurisprudenza, Prandini, dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori e Presidente dell’Istituto Sperimentale Italiano “L. Spallanzani”.
“In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese, l’agroalimentare made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l’ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini - spiega Prandini - gli agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l’etichettatura d’origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori”.
“Gli accordi di libero scambio siglati dall’Ue vanno rivisti, come sono non funzionano - spiega a WineNews Prandini - ma ci batteremo sulla riforma della Pac, per l’origine in etichetta in tutti gli alimenti, ma anche contro l’etichetta a semaforo”.
E per il vino, anche in veste di produttore, per Prandini le priorità sono “una nuova politica di internazionalizzazione, creando i presupposti perché non siano le singole Regioni, Province ed enormità di enti a gestirla, ma mettendo in condizione le piccolissime aziende agricole a quelle più grandi di poter penetrare mercati nuovi”.

Prandini, sottolinea una nota ufficiale, “prende il timone di una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una Filiera Agricola tutta Italiana. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo il 70% degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza. La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 Uffici di Zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.
Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania, anche lui produttore di vino con la cantina Masiello 1923) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia, della cantina Valle dell’Acate), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e dall’ex presidente nazionale Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un’età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle Federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch’essa la più bassa della storia.

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