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UNA “DOC UNITA’ D’ITALIA”? LA CHIEDONO I “PALADINI DEL VINO SICILIANO” PER IL MARSALA, IN UNA LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO

Italia
Un ritratto di Giuseppe Garibaldi

Una sorta di “Doc Unità d’Italia”, un riconoscimento simbolico al vino che è stato il primo nettare made in Italy davvero famoso nel mondo, in tempi in cui la grande enologia italiana, come la conosciamo oggi, non era neanche agli albori: è quella che hanno chiesto i “Paladini del vino siciliano” per il Marsala, in una lettera inviata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 25 aprile, data ricca di valori storici e simbolici.

Un brindisi davvero controcorrente, in tempi in cui in tanti inneggiano ai localismi, al federalismo, ai dazi all’export e al “più dialetto che inglese!”, filosofia che di certo non avrebbe giovato al Marsala e alla sua industria del vino ‘800, creata grazie al successo del prodotto in Inghilterra prima, e poi nel mondo, di cui oggi è rimasta solo una minima parte. E da Marsala partì anche la spedizione di Garibaldi (che “battezzò” anche un particolare tipo del vino liquoroso, chiamato ancora “G.D.”, cioè Garibaldi Dolce), l’11 maggio 1860, che si concluse, un anno dopo con l’unificazione del Paese. L’11 maggio 2010 Napolitano sarà a Marsala per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Chissà che proprio quel giorno non nasca in Sicilia una nuova, seppur simbolica, Doc!

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