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Una legge per far diventare il vino “patrimonio nazionale” dell’Italia anche “formalmente”, e per mettere in campo politiche attive, anche in vista di Expo 2015: lo dice a WineNews il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Luca Sani

Italia
Luca Sani

Arrivare ad una legge per far diventare il vino “patrimonio nazionale” dell’Italia anche “formalmente” (visto che nei fatti, quasi ovunque, lo è già), in vista di Expo 2015: lo dice a WineNews il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Luca Sani.
“Gli altri Paesi come Francia e Spagna - spiega Sani - ne stanno ragionando, noi con alcuni esperti del settore e qualche Università abbiamo iniziato a pensarci su. Potremmo tradurre quel concetto di terroir tanto caro ai francesi, anche in una norma nazionale che metta in campo alcune politiche attive sul vino come patrimonio culturale dell’Italia. Anche perchè la storia del vino è un po’ la storia di questo Paese, per lo meno del ’900, è la storia del paesaggio rurale e delle culture rurali. E potrebbe essere anche un elemento per riavvicianare giovani alla cultura del vino, del saper bere, del sapere cosa c’è dietro ad un bicchiere di vino, che non è solo un apporto calorico all’alimentazione o una fonte di piacere, ma un elemento culturale del nostro Paese.
“Vorremmo - continua Sani - mettere in campo, anche in vista di Expo, che non sarà la fiera dell’agroalimentare internazionale ma un momento di riflessione sui temi delle pratiche produzione, dell’accesso al cibo e dell’utilizzo delle risorse, un contributo che venga dall’Italia rispetto al settore che la caratterizza di più nell’agroalimentare, quale è il vino”.

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