Val di Suga, insieme a Tre Rose e San Leonino, costituisce la quota toscana delle aziende che appartengono al mosaico enoico di Bertani Domains (Gruppo Angelini), a cui si affiancano Bertani, Puiatti e Fazi Battaglia. L’azienda di Montalcino conta su 55 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 270.000 bottiglie ed è probabilmente la cantina toscana dove si è svolto il lavoro più articolato di sviluppo. Prima di tutto, con una mappatura dei vigneti rigorosa, che ha portato Val di Suga a stabilire i suoi tre Cru principali: Vigna del Lago (settore nord-est), Vigna Spuntali (settore sud) e Poggio al Granchio (settore sud, in zona Abbazia di San’Antimo). Da qui nascono, evidentemente, le etichette aziendali più personali e definite, che sanno raccontare le diverse peculiarità del territorio di Montalcino. C’è anche, evidentemente, il Brunello “base”, che è ottenuto da una parte delle uve dei tre Cru. Un vino che sa raccontare, altrettanto bene, il Brunello come da sempre si è realizzato. E la versione 2014, figlia di un’annata complicata, ha saputo, proprio per questo suo combinare materia prima proveniente da vari areali, smussarne le criticità, regalando un’interpretazione convincente e non banale del millesimo. Intenso nei profumi di frutta fragrante ben sostenuti da cenni affumicati, netto e sapido in bocca, con trama tannica giovanile e ben estratta dal finale ritmato.
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