La famiglia Pizzolo, proprietaria di Valle Reale, coltiva quasi 50 ettari a vigneto in biologico per 250.000 bottiglie all’anno. Lo fa però in una zona dell’Abruzzo non proprio facile, a cavallo fra le province di Pescara e l’Aquila, cioè dove s’incontrano Gran Sasso, Majella e Sirente-Velino. Viticoltura eroica, qualcuno potrebbe dire, senz’altro viticoltura di montagna (anche se non in tutta l’estensione vitata aziendale). Popoli, San Calisto, Sant’Eusanio, Capestrano, Vigna del Convento sono i Cru dove vengono prodotti i migliori Montepulciano e Trebbiano di Valle Reale. Il Vigna del Convento di Capestrano è forse uno dei bianchi più personali in circolazione. Un vino “diverso”, anche rispetto agli altri firmati Valle Reale, capace di trovare un tratto coinvolgente e assolutamente autentico. La versione 2015 sulle prime evidenzia al naso note di melone bianco e cenni di albicocca, poi si rinfresca fino a incrociare sfumature agrumate e floreali non senza evidenziare anche tocchi di pietra focaia. Il palato conferma che il vino ha ancora bisogno di bottiglia, ma allo stesso tempo che la scommessa sul suo futuro ha un relativo margine di rischio: carnoso e sfaccettato, ha un sorso di clamoroso sapore e ritmo, sostenuto da una verve acida di incredibile energia. La Vigna del Convento è costituito da 4,5 ettari all’interno della superficie dei vigneti piantati nel comune di Capestrano.
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