Fa parte della linea “Grandi Cru” posizionata all’apice della piramide produttiva aziendale ed appena presentata alla stampa, anche il Migliorè (insieme all’Igt Chardonnay e all’Igt Sangiovese), blend paritario a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot maturato per 24 mesi in barrique, classico “Supertuscan”, declinato con taglio bordolese e piglio stilistico moderno. La versione 2019, che ci sembra più centrata della prima uscita a millesimo 2018, anche e proprio in virtù di un’annata più importante, possiede maggiore autorevolezza, a partire da un profilo aromatico dal rigoglioso fruttato, ben rifinito da tocchi di cedro e abbondante speziatura. In bocca, il sorso è denso e succoso, dai tannini morbidi e dolci e dal finale dai rimandi balsamici. Vallepicciola inizia il suo percorso nel 1999 e rappresenta uno dei progetti enologici chiantigiani più articolati del recente passato. Situata nella sottozona del Gallo Nero di Castelnuovo Berardenga/Vagliagli, la cantina di proprietà della famiglia Bolfo conta su 107 ettari a vigneto, da cui si ricavano 600.000 bottiglie. Il suo patrimonio varietale è assai composito e alimenta un importante portafoglio etichette (17 referenze), che comprende anche una produzione spumantistica (incluso uno Champagne by Forget-Brimont a marchio P.Vallé di proprietà di Vallepicciola, i cui richiami al nome dell’azienda chiantigiana non sono casuali).
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