Il Pietrone Riserva 2020 ha un colore giallo intenso nel bicchiere e altrettanto intensamente accoglie il naso con aromi dolci, per lo più speziati e fruttati: zafferano, vaniglia, anice, pesca e melone gialli e succosi, fiori di tiglio e cedro, infine miele di acacia e pietra focaia. Al palato è glicerico e minerale, con un apporto dolce non indifferente ben bilanciato dalla spina acida agrumata e dalla vena sapida iodata. Leggermente ammandorlato a tutto sorso, chiude caldo su note di cedro, miele e salvia. Questo vino - terza etichetta di cru di Verdicchio di Vallerosa Bonci, insieme a San Michele e a Vale - proviene dalle vigne coltivate nell’omonima contrada a Cupramontana, zona classica dei Castelli di Jesi. I grappoli vengono sottoposti ad una vinificazione particolare: una piccola parte matura in barrique scolme e il resto fermenta e matura in vasche di cemento, affinando infine per 20 mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Tutta la produzione enologica dell’azienda della famiglia Bonci, da ormai 4 generazioni, ruota intorno al Verdicchio (eccezion fatta per un Rosso Piceno), grazie a 26 ettari ad esso dedicati. Ne ricavano meno di 100.000 bottiglie all’anno, da cui producono appunto i 3 cru, il Classico Torre, 4 spumanti (i metodo classico Giuseppe Bonci, Michelangelo e Caterina e il metodo martinotti Bonci dal 1962) e l’immancabile passito, ottenuto dall’appassimento in pianta dei grappoli.
(ns)
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