Nasce nel 1984 l’azienda della famiglia Velenosi ed oggi conta su quasi 200 ettari di vigneto per una produzione complessiva di oltre due milioni di bottiglie. Una bella storia enoica, dunque, che ha portato questa realtà ad occupare stabilmente il Gotha dell’enologia picena e non solo e a piazzare le proprie etichette sugli scaffali di tutto il mondo. Velenosi è infatti un brand di riferimento con vini dallo stile definito e un percorso aziendale preciso, condito da tante scommesse vinte. Le etichette sono diverse e spaziano tra le uve e i territori marchigiani, contribuendo alla valorizzazione delle varietà della zona senza rinunciare agli esperimenti. Certo, lo stile prevalente è quello di una classica azienda “market oriented”, esempio ben riuscito di strategia imprenditoriale, caratterizzata essenzialmente da prodotti di facile approccio e dai prezzi centrati. Ma, evidentemente, non mancano le eccezioni. Il Roggio del Filare, oggetto del nostro assaggio, è senz’altro tra le etichette di punta della cantina. Tipico blend del territorio a base di Sangiovese e Montepulciano, insieme all’affinamento in barrique, si dimostra un rosso di intensità e concentrazione. Ha profumi maturi, complessi e speziati con note di ciliegia nera e decisi cenni tostati; l’attacco in bocca è morbido, il sorso è pieno, ma non privo di energia, materico, tipicamente mediterraneo, di ottima spalla e profondità.
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