L’immagine di Villa della Torre e la firma di Marilisa Allegrini in etichetta “segnano” la continuità dell’imprenditrice in Valpolicella dopo il riassetto dell’azienda di famiglia. Ad un anno dalla nascita, il Gruppo Marilisa Allegrini - di cui fanno parte Poggio al Tesoro a Bolgheri e San Polo a Montalcino, con il coinvolgimento delle figlie Carlotta e Caterina e di Andrea Lonardi, Master of Wine e Ceo - ha avviato due progetti: il primo per rafforzare la propria identità in Valpolicella, ripensando i vini di Villa della Torre, e l’altro - “Peaks & Valleys” - per offrire un nuovo racconto di alcune denominazioni veronesi. Il disegno per Villa della Torre, contornata dal suo “Brolo” di 10 ettari vitati racchiusi da antiche mura, è quello della valorizzazione dei vini Valpolicella perseguendo uno stile contemporaneo rispetto a quello classico, pur nel solco della tradizione. Orientamento che si percepisce sia nel Valpolicella Classico Superiore 2021 che nell’Amarone della Valpolicella 2020, caratterizzati da freschezza e dal contributo nel blend del Corvinone, principale varietà presente nel Brolo. Rosso rubino brillante e di certa trasparenza, il Valpolicella di Villa della Torre all’olfatto è ampio; ciliegia e lampone si fondono a spezie dolci, ricordo dell’affinamento in legno di secondo passaggio, e a un tocco balsamico. Il sorso fresco e fine conferma equilibrio ed eleganza annunciati al naso.
(Clementina Palese)
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