La sapidità e la rusticità dei tannini del Sangiovese domati con eleganza sono tra i caratteri distintivi del Chianti Rufina. Caratteristiche che spiccano anche nel Chianti Rufina Tegolaia 2019 Riserva di Villa Travignoli, oggi guidata da Giovanni Busi (attuale presidente del Consorzio del Vino Chianti). La tenuta con 90 ettari di terreno - 70 dei quali a vigneto ed il resto ad oliveto - in questi giorni ha celebrato i 550 anni di una storia aziendale, che affonda le radici addirittura nel VI secolo a.C. (grazie al ritrovamento di una stele etrusca raffigurante un lauto banchetto con traboccanti vasi di vino) ed è certificata da un documento del 1473 che cita come Travignoli “casa da signore” con tre poderi, lasciata in eredità da Aloisia Lotti all’Ospedale Fiorentino Santa Maria Nuova. Un Sangiovese dominante, come di norma, accompagnato in percentuali minoritarie da Cabernet Sauvignon e Merlot, il Tegolaia, colpisce la vista per un rosso rubino intenso ma non troppo carico, conquista il naso con un bouquet aromatico immediato, e al tempo stesso intrigante, con tanto frutto, che si ritrova al palato, in un sorso succoso, sapido e lungo, che invita immediatamente ad un secondo assaggio. Vino godibile già da giovane, dopo 24 mesi di affinamento in botti di legno, ma con una acidità ed un complesso aromatico e gustativo di frutti rossi, mineralità e sapidità, che fa intuire una buona tenuta nel tempo.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024